Abbiamo avuto ospite da noi in studio durante una puntata di PIAZZA VALDERA l’anestesista rianimatore Maurizio Baldesi di servizio presso l’Ospedale Felice Lotti di Pontedera.
Ad un anno dallo scoppio della pandemia, anche qui sul nostro territorio, le parole di chi ha lavorato in prima linea intubando i casi più gravi.
La prima perplessità di cui ci parla Maurizio è il passaggio, quasi assurdo, di parte dell’opinione pubblica sulla categoria dei medici, infermieri e personale ospedaliero: da angeli ed eroi, ai quali si applaudiva dai balconi, a esser visti come untori o impositori di regole inutili.
Un problema enorme quello dei negazionisti soprattutto per chi ha lavorato ore ed ore con la vestizione che ormai siamo abituati a riconoscere, nella quale si ha difficoltà a respirare, a vedere, non si può andare al bagno.
Anche a Pontedera si sono affrontati momenti difficili in cui si sono dovuti trasferire pazienti in altri ospedali, intubati, nei quali era alto il rischio di decesso durante il trasporto; la pesante scelta da sostenere su chi dover curare.
Ormai c’è una profonda stanchezza nel personale sanitario ma anche tra tutti gli italiani, la speranza è che col vaccino questa emergenza possa rientrare e si possa tornare gradatamente ad una vita normale, com’era prima del covid.