Il POLLO GIGANTE nel mirino
Intervista al titolare dell'attività che ha subito molti controlli
Abbiamo intervistato Vincenzo Anania, titolare della Rosticceria POLLO GIGANTE che in questi giorni è finito sulle cronache locali per il suo racconto.
Nel giro di un anno, l’attività si è vista arrivare alla porta del locale ogni tipo di controllo e divisa: i nas, l’ufficio di igiene, l’ufficio di sicurezza del personale, i vigili del fuoco, ecc.
Questo ovviamente può essere un buon sentore di sicurezza, è assolutamente giusto che si controllino i locali che somministrano cibi e bevande, soprattutto in tempo di Covid.
Ma la differenza che sta in questo caso è che ogni controllo sia partito da una segnalazione anonima che per di più non ha mai dato esito positivo.
Infatti per ogni verifica effettuata non sono mai state fatte multe, richiami o richieste di messa in regola.
Vincenzo ha così deciso di procedere per via legali, nonostante il costo e perdita di tempo che comporterà per difendere la propria attività.
Lo farà con profonda amarezza perché trova di aver perso già molto tempo in ognuno dei controlli che avrebbe potuto dedicare al proprio locale e ai propri clienti.
Il titolare è mosso nell’azione legale per tutelare il proprio nome e quello della propria famiglia, della propria attività economica che gli permette di sopravvivere e perché il danno d’immagine che si può creare in questa situazione potrebbe diventare grave e compromettere il locale stesso.